CMD e Promozione Nuovi stili di vita

 L’espressione “nuovi stili di vita” è diventata corrente ma molto ambigua dal momento in cui se ne è impadronita la pubblicità. Essa però risuonava nel mondo missionario, nel suo significato più vero, da quando prese piede lo slogan Contro la fame cambia la vita. I nuovi stili di vita che tutto il mondo ecclesiale è chiamato oggi a promuovere e che hanno trovato tanto spazio nei documenti papali ed episcopali fanno riferimento sia alle urgenze della salvaguardia del Creato che a quelle di nuove relazioni fra le persone e fra i popoli. Più dettagliatamente essi prendono corpo nel
consumo critico, nella fi nanza etica, nel commercio equo e solidale, nei gruppi di acquisto solidale, nel riuso e riciclaggio, nell’informazione alternativa, e attuando scelte di sobrietà di vita, valore che sta alla base di tutto. Il CMD
contribuirà a promuoverli nello spirito delle Beatitudini,facendo particolare riferimento sia allo sfruttamento degli
“impoveriti”, che le ricorrenti crisi economiche colpiscono per primi, sia ai disastri ambientali contro i quali i
Paesi poveri sono meno protetti.
Nel promuovere i nuovi stili di vita il CMD ricorderà sempre che “la Chiesa è la famiglia di Dio nel mondo. In questa
famiglia non deve esserci nessuno che soffra per mancanza del necessario. Al contempo però la caritas-agape travalica le frontiere della Chiesa; la parabola del buon samaritano, che rimane come criterio di misura, impone l’universalità dell’amore che si volge verso il bisognoso «incontrato per caso»” (Deus Caritas Est 25); e ricorderà anche che le buone pratiche individuali e di gruppo devono raggiungere il livello dell’impegno politico, perché la Chiesa, pur non sostituendo in alcun modo il potere statale e la società civile, “non può e non deve restare ai margini della lotta per la giustizia.