Fondamenti della pastorale missionaria

Il Centro Missionario Diocesano è un tavolo di comunione di tutte le forze missionarie del territorio

 

 

Tutte le Diocesi italiane hanno un grande patrimonio  “missionario”. È un patrimonio storico, per quello che ogni Chiesa locale ha dato al cammino del Vangelo nel  mondo. Questo patrimonio storico va attentamente studiato, conservato e diffuso come testimonianza e stimolo per le presenti e future generazioni.

 

Ma è anche un patrimonio attuale, perché tanti “soggetti  missionari” vivono tuttora nelle Diocesi italiane: si tratta  delle realtà che hanno un impegno diretto o un legame stretto con la missio ad gentes. Sono Ordini religiosi maschili e femminili, Congregazioni religiose aventi missioni o Istituti missionari dedicati alla missione in modo esclusivo, preti e laici dei donum rientrati, associazioni di volontariato internazionale di ispirazione cristiana, nuclei locali delle Pontificie Opere Missionarie, Associazioni e gruppi di fedeli nati per la cooperazione missionaria o per il sostegno a singoli missionari nativi del posto, movimenti per nuovi stili di vita o a favore della giustizia e della pace a livello mondiale, ecc.

 

Tutti i “soggetti missionari”, pur con statuti giuridici  diversi, fanno parte della Chiesa locale e hanno nel Vescovo il loro punto di riferimento ecclesiale. Il CMD, in nome del Vescovo, deve aiutarli a “vivere la comunione e la condivisione”, pur lasciando a ciascuno la specificità del carisma e la relativa autonomia. La diversità dei loro impegni e dei loro “interessi”, la varietà dei loro campi di lavoro in Italia e nel mondo fa ancor più risplendere la cattolicità della Chiesa locale e rende più proficua e più bella la loro collaborazione.

 

Le attività dei vari 'soggetti missionari, devon essere messe in comune e fatte conoscere a tutti.

 

 

Le prospettive fondamentali della pastorale missionaria