La giornata del 27 maggio 2012, dedicata all’incontro con i gruppi missionari parrocchiali, aperto anche a tutte le persone sensibili al problema del terzo mondo, ha visto la partecipazione di alcune realtà molto disponibili.
Parrocchia S. Maurizio, Buriasco, Oratorio S. Domenico, S. Donato, Fenestrelle, S. Lazzaro, Abbadia, Dubbione.
Lo scambio di opinioni e valutazioni si è svolto in un clima dialogante e costruttivo.
In breve i punti principali emersi:
- Obiettivo specifico dell’ Ufficio Missionario e dei gruppi missionari parrocchiali è: mantenere viva l’attenzione sui tanti nostri fratelli dei Paesi impoveriti.
E’ poco presente la grande disparità di condizioni di vita tra il mondo del progresso (2 miliardi c.a) e il mondo impoverito (5 miliardi c.a.) o, dove è presente, non è richiamata efficacemente sui giornali e nella predicazione
- Il concetto di “missione” storicamente si è evoluto:
Inizialmente si portava “aiuto” ai paesi da evangelizzare –
poi si è introdotta un’esigenza di “giustizia” con la realizzazione di progetti e dell’impegno del volontariato –
ora lo spirito dell’intervento è il vivere una “fratellanza” che , secondo il piano di Dio, renda tutto il mondo una casa comune
- Dalla Parola un cammino ci viene proposto e ci interpella:
Partendo dalla domanda iniziale che Dio ha fatto a Caino “dov’è tuo fratello ?” oggi diventa più che mai urgente il messaggio della parabola del ricco e del povero Lazzaro alla porta affamato.
La parabola ci ricorda che il peccato non è tanto il mangiare bene,
quanto il non accorgersi di chi ha fame fuori della porta
,e non alzarsi per andargli ad aprire la porta,
non farlo sedere alla stessa mensa.
E’ urgente riesaminare il nostro rapporto con i paesi impoveriti:
nella pastorale parrocchiale e diocesana
nei gruppi missionari esistenti o da creare
nel vivere la propria fede individuale
- Ø Il cammino è lungo e richiede costante impegno (niente ci viene regalato!!)
E’ compito di tutta la Diocesi (Vescovo – Consiglio Pastorale – Uffici) vivere lo spirito “missionario” e tenere viva l’attenzione quotidiana sui poveri = scelta preferenziale degli ultimi a partire dai “più ultimi” vicini e lontani…
E’ compito della Parrocchia (Parroco – Consiglio Pastorale – Catechisti – Diaconi ) coltivare la propria sensibilità verso chi è impoverito a causa dell’arricchimento dei pochi e promuovere una sensibilità “missionaria” nella comunità dei fedeli.
E’ altresì compito di ciascun fedele, anche in assenza di un’azione chiara e convincente della Parrocchia, crescere nella propria “missionarietà” e prestarsi per farla crescere nella propria comunità.
- Domande che esigono una risposta diretta (non silenziosa!):
ü Può una Parrocchia isolarsi nella propria pastorale, non tenere uno sguardo attento a tutta la Chiesa locale e alla Chiesa nel mondo, senza vanificare il suo lavoro?
Esiste una fede autentica che non sia attenta alla chiamata “missionaria” e che non tenga viva l’attenzione ai molti paesi impoveriti per mantenere il benessere dei pochi paesi ricchi?
Noi cristiani siamo chiamati a difendere “valori non trattabili” più che ad incontrare e accogliere “l’uomo” per annunciargli una “buona notizia”?
- Centro missionario diocesano: cosa può offrire?
Aiuto per far nascere o crescere gruppi missionari parrocchiali
Momenti “diocesani” di incontro-scambio
Collegamento con gli altri gruppi missionari per uno scambio di esperienze e di prospettive
Collegamento con realtà missionarie nel mondo impoverito per mantenere viva l’attenzione
Preparazione di persone interessate ad un’esperienza “missionaria”, attraverso la formazione di un gruppo missionario diocesano
Materiale per momenti di riflessione e crescita nei gruppi parrocchiali (giovani – famiglie – estate ragazzi)
Persone disponibili a comunicare l’esperienza fatta in realtà “missionarie” da coinvolgere in occasione del mese missionario – di incontri di gruppi interessati – negli incontri catechistici ….
Offerta di aggiornamenti “missionari” e spunti di riflessione nel sito ”missiopinerolo.org” e nella pagina facebok “centro missionario diocesano pinerolo”, nelle mail inviate ai gruppi e ai sacerdoti.
In spirito fraterno e collaborativo.
L’ufficio missionario diocesano di Pinerolo.